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Una giornalista a scuola

Lunedì trenta marzo gli alunni delle classi seconde della Scuola Media di Quinzano d'Oglio, in seguito alle indicazioni concordate nel progetto "Lettura", hanno incontrato una giornalista del paese che ha loro esposto la sua esperienza lavorativa all'interno del "Giornale di Brescia".

Di solito, gli alunni si recavano direttamente in visita alla Redazione, ma questa volta è stata proposta l'idea di intervistare direttamente questa giornalista. S. B. ha detto di essere una giornalista pubblicista e ,cioè, una professionista che svolge il ruolo di giornalista per passione, dato che il suo lavoro è un altro, quello di insegnare matematica presso la Scuola Media.                                                 

La giornalista ha raccontato che capita spesso di trovarsi all'ultimo momento per scrivere un articolo , perché può succedere che la chiamino durante la sera o la notte per elaborare un testo importante relativo ad un fatto successo in quel momento che deve arrivare in redazione prima di mezzanotte, perché a quell'ora si cominciano a stampare i giornali.         

Il ruolo di giornalista non è monotono, ci si deve improvvisare  e immedesimare  in ruoli sempre diversi: archeologi, critici artistici... ecc.             

Ha anche confermato che scrivere è molto bello , però, certe volte , ci sono esperienze che le rimangono nel cuore , che la commuovono, inoltre bisogna rispettare la privacy e la veridicità delle testimonianze.

          

Infine ha aggiunto che questo lavoro, per quanto coinvolgente e interessante possa essere , diventa complicato a causa di regole che deve rispettare, per esempio il tempo : spesso è necessario scrivere un articolo magari per poche ore più tardi e avere una sorta di  " articolo di scorta " nel caso in cui non abbia ricevuto un'informazione per tempo o magari abbia ricevuto una notizia sbagliata o poco approfondita. Un'altra causa che rende il lavoro di giornalista molto complicato è il rigaggio, cioè che, nella scrittura, si deve rispettare un numero esatto di righe o battute, di solito sessanta.

Per ottenere il "patentino di giornalista" si devono scrivere almeno sessanta articoli in due anni.
Gran parte degli alunni ha seguito con attenzione , prendendo appunti e intervenendo facendo domande sull'esperienza della giornalista o che riguardavano la struttura del giornale.

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